| Era appena arrivata. Per la prima volta in vita sua non aveva accanto i suoi genitori e si stava buttando in un mondo completamente diverso dal suo. Già i suoi genitori, le uniche persone che le erano state vicine da quando aveva abbandonato il suo "cavolo". Tirò un sospiro pensierosa mentre il taxi la lasciò li sulla strada, tra gli sbuffi gelidi dettati del clima invernale. Afferrò la sua valigia, iniziando ad incamminarsi verso la struttura che l'avrebbe accolta per tutta la sua permanenza li, in una città sconosciuta, tra estranei. Spinse la porta di vetro, notando una piccola reception vuota, probabilmente a quell'ora stavano tutti in pausa. Estrasse un foglio dalla tasca, ormai la stanza le era stata assegnata, non restava che dirigersi alla porta designatale e verificare chi fossero le sue compagne di stanza o se magari non avrebbe dovuto condividere la camera con nessuno. un po' ci sperava, vivere con altra gente che non conosceva ancora la intimoriva parecchio. Così prendendo tutte le forze che aveva, sollevò il suo bagaglio per l'ultima volta. Il corridoio sembrava infinito ma alla fine riuscì a raggiungere il numero della sua porta. Provò a bussare ma non rispose nessuno, stava per tornare alla sala d'attesa, magari aspettando qualche addetto, quando la porta si spalancò mostrando una ragazza in desabillè con uno spazzolino in bocca. Yuki aprì leggermente la bocca mentre le sue guance iniziarono a imporporarsi di rosso prima che si trasformasse in un morbido coniglietto bianco. La ragazza appena uscita guardò perplessa la scena, non si riusciva a spiegare bene come potesse essere accaduta una cosa del genere. Rimase li a guardare il coniglietto fermo a terra che ancora la fissava mentre gli abiti che prima indossava la ragazza adesso erano a terra. Non poteva lasciarla li, così sbuffando sonoramente, uscì dalla porta noncurante di stare in intimo e afferrò prima il coniglietto e poi l'enorme valigia di fianco all'animale. Dopo aver afferrato anche i vestiti e aver chiuso la porta si diresse in bagno per sciacquarsi i denti.
Ma tutte a me devono capitare?
Il suo tono era abbastanza stranito ma la sorpresa non era ancora finita. Quando tornò di là si trovò davanti Yuki nuda che distogliendo lo sguardo dalla ragazza si copriva le parti intime.
Non mi guardare! è imbarazzante!
Siamo ragazze...che ci sta di imbarazzante?
La proprietaria della camera sembrava abbastanza tranquilla al contrario della nuova arrivata che si agitava esageratamente.
Comunque si vede che sei nuova...piacere io sono Koemi. E tu saresti?
La ragazza si buttò sul letto in maniera molto poco fine, spalancando le gambe. Yuki non sapeva se era un modo per farla sentire meno a disagio per la sua nudità che velocemente cercava di ricoprire con i vestiti appoggiati sul letto.
Piacere io sono Yuki. Yuki Kawasaki. Mi hanno assegnato questa camera.
Veramente? Era ora che mi assegnassero una compagna di stanza! E poi non essere così formale!
La ragazza si alzò di scatto e abbracciò la più piccola calorosamente, facendola quasi arrossire per un semplice gesto. Non appena l'abbraccio si sciolse Yuki riprese la parola. Era rimasta scioccata che la ragazza non avesse detto molto per la sua trasformazione. Che finalmente avesse trovato il luogo adatto per lei?
Non ti è sembrato strano che mi sia trasformata in un coniglio? Sai di solito la gente si impaurisce...
Beh no. In questo posto ti puoi aspettare di tutto. E poi chi ti dice che anche io non nasconda un segreto?
Prima che la ragazza potesse domandare o supporre qualcosa. Koemi aprì leggermente la bocca, lasciando allungare i suoi canini. Yuki sobbalzò. Aveva letto di quelle creature su alcuni libri ma non aveva mai creduto che esistessero, anche se la sua strana esistenza era già un fatto che l'avrebbe dovuta far sospettare. I suoi occhi rossi erano spalancati dalla paura ma allo stesso tempo era curiosa. La ragazza davanti a lei non appena vide la sua reazione scoppiò in una risata.
Non ti preoccupare, non ti mangio solo perché in questa scuola è vietato...
Riprese a ridere, quasi come se Yuki fosse diventato il suo nuovo giocattolo. Infatti la ragazzina dal canto suo sgranò gli occhi scioccata.
Naturalmente scherzo...non voglio perdere un'altra compagna di stanza, sennò non me ne daranno più...
Fece una nuova risata, tornando in bagno a prendersi cura di lei mentre la povera Yuki la seguiva con lo sguardo. Chissà se sarebbe stata una dura convivenza?
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